Effetto hall onda quadra su oscilloscopio, cioè per esempio da 0 o altro in salita fino a +12 o altro per un certo periodo per poi riscndere a zero. Il periodo è variabile a seconda delle caratteristiche del sensore. Comunque su internet si trovano tutte le spiegazioni possibili. Pedale acceleratore: di norma i segnali sulle due piste sono invertiti, o meglio: quando una pista segna alto l'altra segna basso. Oppure i segnali delle due piste sono identiche. Questi tipi di segnali servono alla centralina per stabilire, in base alla cartografia dell'iniezione, i vari tempi iniezione, accensione ect...
i pedali esistono sia analogici che digitali. La doppia pista serve alla centralina controllo motore per verificare la plausibilità del segnale per evitare situazioni di pericolo (il pedale è a tutti gli effetti l'unico sensore che fa la richiesta di coppia,fattore su cui è basato il software della centralina). Generalmente una pista ha un valore di resistenza doppio rispetto all'altra. Nel caso dei pedali ad effetto hall,non so nel caso di peugeot,ma so nel caso di mercedes e di molti altri costruttori "l'effetto hall" viene utilizzato con il solo scopo di non avere parti striscianti come invece si hanno nei potenziometri con conseguente usura meccanica delle parti in movimento. In teoria sarebbe sbagliato chiamarli pedali ad effetto hall,perchè questo potrebbe trarre in inganno in sede di diagnosi,infatti ci si aspetterebbe analizzando il segnale che ci sia un'onda quadra in digitale,invece in molti pedali ad effetto hall si ha una uscita analogica 0-5v come sui pedali a potenziometro. Sarebbe giusto chiamarli "pedali a celle di hall",perchè a tutti gli effetti di hall utilizzano solo le celle. Il resto lo fa un convertitorino frequenza tensione. Credo sia cosi anche nel caso di peugeot.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Hall e' descritto molto bene, (una rinfrescata non fa male) ciao a tutti